allestimenti
Architetture immaginate
Isola di San Giorgio, Venezia
Con “Architetture immaginarie”, India Mahdavi ci accompagna in un viaggio attraverso la sua immaginazione, che si arricchisce grazie alla meravigliosa maestria di grandi artigiani. È un viaggio del cuore, della mente e di tutti i sensi. Allestimento ad Homo Faber 2018.
Per l’evento Homo Faber, che celebra il meglio dell’artigianato europeo, sono stata invitata a creare un’installazione sul tema dell’interior
design e della decorazione. Per me è stato un onore accettare questo progetto, perché da quando ho aperto il mio studio nel 1999 ho sempre apprezzato la forza e il valore dell’artigianalità. Penso che le competenze dell’artigiano si esprimano al meglio quando sono messe al servizio dell’immaginazione. La magia si sprigiona quando la forza della mano si unisce alla forza della mente. La bellezza può nascere solo da questo incontro. Ho voluto illustrare questa unione creando due “capricci” nei quali inserire alcuni dei materiali che maggiormente mi rappresentano, come il velluto, la ceramica e il rattan. Nel primo “capriccio”, intitolato “Henri Rousseau Forever”, ho evocato l’astrazione moderna di un giardino d’inverno interamente realizzato con un intarsio di rattan. Questa immaginaria foresta tropicale, pensata nello stile dei dipinti di Rousseau, poggia su un pavimento in mosaico neo-bizantino a scacchi bianchi e neri. Questi elementi si rispecchiano a loro volta in una parete riflettente, un rimando agli specchi per i quali Venezia è stata a lungo famosa. Il secondo “capriccio”, “Merry-Go-Round”, è l’astrazione di un boudoir circolare per il quale ho progettato un gigantesco divano ricurvo rivestito in velluto. In questo spazio ho inserito anche alcuni elementi della serie “Bishop”, gli elementi d’arredo che ho creato nel 2003 e che rappresentano la mia cifra stilistica. Questa rotonda fiabesca è la stanza della felicità, dove colori e trame riverberano cromaticamente in un mix di ceramica e velluto proveniente dalla collezione “True Velvet”. In un’alternanza tra freddo e caldo, l’installazione sprigiona un’atmosfera unica ed edonistica, che esalta la gioia e la rotondità per rendere omaggio alla memoria e all’identità di Venezia. In questo modo onirico ed espressivo, i “capricci” arricchiscono la tradizione veneziana. Una città che è acqua, laguna e fondamenta di legno sulle quali poggia.
India Mahdavi
Architetto e designer
Curatore
India Mahdavi
Coordinamento progetto
apml Architetti Pedron / La Tegola
Produzione
Civita Tre Venezie
Henri Rousseau Forever
Rattan Deco – Spagna (struttura e sedie in ratan)
François Passolunghi – Francia (maschere ratan)
Scuola Mosaicisti del Friuli – Italia (pavimento in mosaico)
Fratelli Barbini – Italia (specchi)
Pierre Frey – Francia (tessuti)
iGuzzini – Italia (illuminazione)
Merry-Go-Round
Vi.ma.s Milano – Italia (divani)
Editions Bougainville – Francia (tappeto)
Dedar – Italia (tessuti)
De Gournay – Regno Unito (ricamo)
iGuzzini – Italia (illuminazione)
Ringraziamenti
Dedar
Scuola Mosaicisti del Friuli
Vi.ma.s Milano
Lili Bonnet
Alexandre Jarre
Elizabet Gutierrez
Perrine Vigneron
Laurence Benaïm
Architetto Pedron e il suo team