allestimenti
Il Ritratto di Marcello Durazzo, Van Dyck 1624 ca.
Isola di San Giorgio, Venezia
Il Ritratto di Marcello Durazzo, uno dei più raffinati ritratti di Van Dyck, raffigura il patrizio Marcello Durazzo, appartenente a una delle più importanti famiglie della nobiltà genovese. Allestimento per Civita Tre Venezia ad Homo Faber 2018.
Il dipinto è databile tra il 1621 e il 1627, epoca cui risale il soggiorno di Van Dyck a Genova, destinato a lasciare un’impronta sostanziale sulla ritrattistica barocca italiana. Il ritratto è stato eseguito con colori scuri, secondo la moda spagnoleggiante dell’epoca, con raffinate modulazioni di neri e bruni che dialogano con la tenda rossa dello sfondo, a sua volta aperta su uno squarcio di cielo screziato da nubi, palese omaggio alla tradizione pittorica veneziana. L’opera era stata sottoposta a due precedenti restauri nel secolo scorso. L’attuale intervento, eseguito tra aprile e agosto del 2018, ha corretto la presenza di velature, ridipinture e ritocchi incoerenti eseguiti sopra il colore originale. È stata anche rimossa una stuccatura centrale che attraversava la tela per l’intera lunghezza e che creava un notevole disturbo visivo. Il sapiente restauro è riuscito a restituire al dipinto la corretta visibilità dei toni originali, dando al pubblico la possibilità di ammirarne la ritrovata bellezza.
Restaurato da Claudia Vittori con Barbara Bragato, sotto la direzione di Claudia Cremonini e la consulenza tecnica di Alfeo Michieletto, grazie al generoso contributo di Venetian Heritage, Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, Arthemisia e Marco Voena. Gentilmente prestato a Homo Faber dalla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, Polo Museale del Veneto.
Progettazione
apml architetti Pedron / La Tegola
Alessandro Pedron
Maria La Tegola
Anthony Bove
Anna Valastro
Marco Vittor
Produzione
Civita Tre Venezie
Illuminazione
iGuzzini
Tessuto e mobili
Rubelli
Ringraziamenti
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
Venetian Heritage