Talenti Rari

Isola di San Giorgio, Venezia

“Raro” si riferisce a una persona, a un’esperienza, persino a un oggetto memorabili e unici. I talenti ci toccano da vicino: perché ci invitano a conoscere dei mestieri che, seppur certamente non per tutti, sono però fortunatamente adatti ad alcuni di noi. Allestimento per Michelangelo Foundation ad Homo Faber 2018.

Il termine “raro” descrive qualcosa che accade di rado, che ha un’aura di distinzione. Raro è qualcosa che ha valore, che è difficile da trovare. Raro è anche un termine associato ad alcune caratteristiche fisiche: pensiamo alle terre rare, o all’aria rarefatta che si respira sulle cime dei monti. Applicato alle qualità di una persona, a fenomeni naturali straordinari o a creazioni umane davvero uniche, il concetto di rarità incorpora sempre un elemento di desiderabilità, un’aura di preziosità, persino un velo di mistero. Oggi, è utile notare, la stessa rarità sembra però farsi… sempre più rara. I progressi tecnologici, che si infrangono come onde possenti sulle scogliere delle nostre certezze e delle nostre aspettative, sembrano ammonirci sul fatto che tutto può essere replicato – dalle pietre preziose ai corpi umani – in numeri infiniti, in imitazioni senza limite. Pertanto, quando ci siamo dati il compito di presentare i mestieri d’arte “rari” a Homo Faber, abbiamo investito lunghi mesi nel considerare il concetto stesso di rarità, e come rappresentarlo. E siamo giunti a un tipo di narrazione nuova, che ha forma precisa e una variazione particolare. La narrazione è legata alle accezioni che abbiamo assegnato al termine “rarità”. Rara è la tecnica. O la presenza dell’artigiano su un territorio più o meno vasto. Raro è il fatto che una donna scelga un mestiere tradizionalmente svolto da un uomo. O che un giovane, vincendo mille difficoltà, decida di dare nuova vita a un’attività che sembrava destinata all’estinzione. Rari sono i materiali, o le competenze. Questi differenti punti di vista formano i capitoli di una storia in cui il protagonista è un concetto contemporaneo e inedito della rarità, e in cui il “cattivo” – se ce ne deve essere uno – non è certo
la tecnologia, ma l’omologazione. La forma che abbiamo scelto per questa narrazione è la visual art. Dodici artigiani, attentamente selezionati, sono qui presentati attraverso una serie di ritratti dinamici ed emozionanti: i video artistici di Thibault Vallotton rivelano le personalità, i territori, i luoghi dove questi artigiani vivono, le persone che condividono la loro passione. La variazione è costituita dalla realtà virtuale: abbiamo creato un gigante buono e sorridente che ci prende nel palmo della sua mano e, dopo averci regalato una vista mozzafiato su Venezia, ci porta all’interno di tre atelier artigiani, scelti tra i dodici. Perché anche noi, per quanto lontani, siamo parte del loro mondo, integriamo la loro vita. Come loro integrano la nostra. Questi talenti rari ci ricordano che è possibile trasformare una passione in una professione. Sono la prova che essere unici, diversi, speciali non è uno stigma, ma una benedizione. Ci connettono con i loro territori, con le storie, con una conoscenza che magari non fa parte delle nostre esperienze quotidiane, ma che ha il potere di sorprenderci e di darci speranza. Speranza in un mondo in cui le mani dell’uomo sapranno sempre offrire il dono più prezioso e raro di tutti: il tocco generoso dell’amore.
Michelangelo Foundation
for Creativity and Craftsmanship

Curatore

Michelangelo Foundation

for Creativity and Craftsmanship

Progettazione

apml architetti Pedron / La Tegola

Alessandro Pedron

Maria La Tegola

Anthony Bove

Anna Valastro

Marco Vittor

Produzione

Civita Tre Venezie

Illuminazione

iGuzzini

Regia

Thibault Vallotton

Direttore della Fotografia

Gabriel Bonnefoy

Arthur Touchais

Produttore esecutivo

Andrea Tomasi

3D printed Hand

FabLab Venezia

Direzione artistica e produzione dei film di realtà virtuale

M6

Con la pertecipazione

Peter Bellerby, UK: Globemaker / Mappamondi

Carloway Mill, UK: Harris Tweed

Eric Charles-Donatien, France / Francia: Creazioni con le piume

François Junod, Switzerland / Svizzera: Automata / Automi

Izabela Kovalevskaja, Lithuania / Lituania: Vetrate artistiche

Daniel López-Obrero, Spain / Spagna: Cuoio sbalzato e dorato

Richard Maier, Germany / Germania: Engraver / Incisore

Johanna Nestor, Sweden / Svezia: Stufe in ceramica

Anita Porchet, Switzerland / Svizzera: Miniature in smalto

Leonardo Scarpelli, Italy / Italia: Commesso fiorentino

Ingunn Undrum and Sarah Sjøgren, Norway / Norvegia: Corde

Konstantinos Vogiatzakis, Greece / Grecia: Saddles / Selle

Ringraziamenti

Alcázar de los Reyes Cristianos / Ayuntamento de Córdoba

Centre des Monuments Nationaux, établissement gérant le Palais Royal de Paris

Burg Hohenzollern

Hardanger Maritime Museum Norheimsund

Curia of Vilnius Archdiocese

Homo Faber, Venezia 2018

APML firma 7 allestimenti e il coordinamento tecnico